
Dazzled Garden
2020
85 x 100 cm
Acrylic on canvas
Quest'opera raffigura un giardino barocco completamente distorto, due tende nuziali simmetriche e un cielo luminoso, dai toni allegri. Le tende sono definite da disegni geometrici che ricordano il camuffamento Dazzle, conosciuto anche come Razzle Dazzle o Motivo Dazzle, una tecnica di camuffamento delle navi usata durante la Prima Guerra Mondiale per confondere l'avversario; il Dazzle infatti non nasconde ma disorienta il nemico rispetto a grandezza, distanza, e velocità di un oggetto. Come le tende anche le pareti laterali ovali sono rappresentate da questi stessi motivi mentre le pareti interne alle tende sono differenti, realizzate da un materiale metallico che gli conferisce una struttura massiccia e una vera e propria lucentezza.
Il giardino raffigurato è ispirato dall'architettura del paesaggio del castello francese di Vaux-le-Vicomte e di Versailles, entrambi progettati dal famoso André Le Nôtre. Da un primo sguardo l'atmosfera che si respira è di calma, ordine e simmetria, solo osservando con più attenzione la tela si possono notare molti aspetti che disturbano il clima di quiete del giardino, primo fra tutti la presenza di tre prospettive completamente diverse, dall'alto, a volo d'uccello e nuovamente dall'alto ma leggermente inclinata. Al centro della composizione si nota una fontana di un materiale metallico, di stile contemporaneo, molto lontano dal resto degli elementi della scena barocca. Il getto d'acqua della fontana rimanda nuovamente alle navi da guerra già presenti nella composizione grazie ai disegni geometrici che rimandano al Camuffamento Dazzle usato appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Il getto colpisce infatti una parete grigia, la cui forma ricorda la prua di una possente nave militare.
Il giardino barocco reale veniva progettato per permettere al sovrano di avere una visuale che non avesse interruzioni, per poter ammirare senza limiti l'orizzonte del suo vasto impero. Il giardino realizzato da Mison Schreff capovolge questo concetto di illimitatezza, l'orizzonte non si vede e la visuale dello spettatore viene interrotta dal gioco prospettico della composizione, che crea una vera e propria scatola labirintica senza via d'uscita. Le quattro pareti centrali decorate con motivi neri e lilla formano un enorme paio di occhi che fissano lo spettatore mentre quest'ultimo osserva l'opera, cercando invano di interpretare una realtà inesistente, che cambia davanti a noi ad ogni battito di ciglia.